martedì 25 ottobre 2011

"Prima l'uovo o la gallina?"





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Prima l'uovo o la gallina?

Questo dubbio ti rimarrà per sempre, questo problema non lo risolverai mai!


Prima il cammino o il pellegrino?

Come fa ad esistere un pellegrinaggio se non c'è un pellegrino che lo fa? 
  

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lunedì 17 ottobre 2011

Niente dolore


***
          Lessi in un libro e lo memorizzai:
        
       "Que nadie lea tristeza ni dolor en tu cara, quando difundes por el ambiente del mundo el aroma de tu sacrificio, los hijos de Dios han de ser siempre sembradores de paz y de alegrìa".

                                                        ___________________

            
Trabadelo - Viduedo


            Arrivo a Viduedo e guarda "caso", qui ci ho fatto colazione l'anno scorso ed ho anche il suo "sello" sulla credenziale, che mi servirà come biglietto di presentazione, sarà la chiave per aprire questa porta. 
            Parlo con la signora che immagino sia la figlia dei proprietari e le dico che vorrei dormire là perchè in verità sono molto stanco.
           Mi risponde che hanno solo camere a 25 Euro ed io di rimando le dico che non sono un turista, che sono un pellegrino, che faccio un viaggio di fede e che vengo da Trabadelo.
            Lei sa che da Trabadelo fino qui sono già 33 km. ed in mezzo c'è "O Cebreiro" che da solo vale 20.
            Va in cucina, parla probabilmente con il marito e quando torna, con un po di imbarazzo, 
mi dice che potrebbe togliere la sua auto per farmi dormire nel garage.
            "Pero no es un buen sitio".
             Sembra quasi che voglia scusarsi, che forse le sue remore provengano dal fatto che le ho chiesto ospitalità, con umiltà si, ma anche con dignità, semplicità, fiducia e allegrezza, non lasciando trasparire apprensione, né i segni dello sforzo sul mio volto?
             Le rispondo che ringrazio il Signore e loro per così tanta bontà e che per me è una sistemazione ottimale e non necessito di altro.
             C'è cemento e tanta polvere per terra, ci sono attrezzi per lavorare la terra, un piccolo trattore e l'ambiente è attaccato alla stalla.
             Le dico che va benissimo e che non si deve preoccupare nè per la doccia, nè per i servizi igienici, ho visto un bagno esterno.
             Sarà un Ferragosto originale, un 15 di Agosto da ricordare, stanotte ci sarà musica, buoi, mucche e maiali in concerto, speriamo che non ci siano topi a dirigere l'orchestra!



          
Lessi e memorizzai, perchè era proprio così che mi sentivo in quel momento:
          
                   "me duele todo el cuerpo, pero no he dolor".



Viduedo -Ferreiros


           Tre ore tutte di un fiato, così che mi ritrovo a Samos e questa volta gli dedico un pò di tempo perchè lo merita. 
Il monastero è uno dei posti più visitati, ma è bella tutta la zona fin da quando parti da Triacastela. 
Fu così che facendo quel percorso, l'anno scorso chiesi al Signore scherzosamente, come si poterono stancare di posti meravigliosi come questo Adamo ed Eva. 
Qui la natura è rimasta incontaminata, tutto verde, ruscelli e piccole cascate, saliscendi montani, con merli, passeri, fringuelli e altri tipi di uccelli, che si muovono tranquilli nella macchia, sapendo di essere a casa e di non correre rischi.
                Fu una battuta spiritosa, ma in seguito pensai molto alla volubilità dell'uomo che si stanca sempre di tutto e si stanca in fretta e quand'anche possedesse il mondo, andrebbe a cercarne un altro per conquistarlo e possederlo.
                Io non sono diverso dagli altri e anch'io a suo tempo volli cambiare cose e persone ed ho ceduto alle tentazioni e perciò so che a parti invertite, avrei fatto lo stesso perchè è scritto.
                Se non fosse stato destinato fin dal principio a chiamarsi Adamo, ora si leggerebbe di Lanfranco e Eva.
               Un giorno entrai in possesso di un angolo di Paradiso e lo amai, vivendoci però mi stancai di lui, ma poi sono tornato ad amarlo perchè ci incontrai te oh Signore!
L'uomo nella sua carne ha insito il male (Ro. 7:19-20-21-23) e senza Dio né conosce, né riesce a fare il bene ed è per questo motivo che non capisco, ma capisco: "loro non erano senza Dio, anzi chi più di loro ti ha conosciuto e vissuto dal momento che li creasti fisicamente e gli regalasti per casa il mondo".
Sarà forse questa l'unica differenza?
Io nel mio angolo di Paradiso se è la tua volontà, posso rimanerci per sempre, loro dal loro ne sono voluti uscire, forse perchè io ho vissuto intensamente il mondo e le sue sollecitudini che ora ho rinnegato per vivere nel tuo amore, loro avevano l'amore, ma volevano conoscere il mondo.
      
... e venne prima l'adultero e poi l'omicida ...


  
          
 Sono arrivato molto tardi e muy, muy cansado pero què alegria orar y hablar con el Senor!   "Me duele todo el cuerpo pero no he dolor".





                                       *** 





domenica 16 ottobre 2011

Ci tende la mano ----- La caduta

***

Lessi e mi rimase impresso...



     En todo camino hay rosas y espinas,
momentos de alegrìa y momentos de tristeza,
momentos de felicidad y serenidad, momentos
de sufrimiento y de caìdas.
     No hay que desarmarse, porquè los obstaculos
estàn siempre ahì, pero con la humildad y el esfuerzo
personal por nuestra parte, que no pueden faltar,
nos contamos su la gracia de Dios, su perdòn y
su carino.

                                      ...........



E non è forse quello che vale anche per il cammino
della vita?


C'è un tempo per ogni situazione sotto il cielo:
un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per far cordoglio e un tempo per danzare,
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci, 
un tempo per tacere e un tempo per parlare, 
un tempo per amare e un tempo per odiare,
un tempo per la guerra e un tempo per la pace.


                                   ...............



Ma in ogni tempo che viviamo, sforziamoci di fare la nostra parte, per dare la possibilità al Signore di fare tutto il resto, che può e vuole fare, dall'alto del suo amore incondizionato, del suo perdono e perciò della sua misericordia.
E anche se in ogni tempo, troveremo ostacoli che ci faranno cadere, teniamo a mente che Lui è morto per le nostre cadute, ha pagato solo Lui per le nostre colpe, per i nostri peccati e perciò se crediamo in Lui vediamocelo davanti, quando ancora siamo in ginocchio, mentre con il suo volto di comprensione e di bontà, Egli, ci tende la mano per rialzarci e incoraggiarci ancora ed ogni volta, ad essere migliori di prima.
E' vero che l'Inferno è pieno di "buoni propositi", ma è altrettanto vero che il Paradiso è pieno di "peccatori".
Siamo stati riscattati a caro prezzo, ma Lui non ce lo fà pesare: "per il suo sangue noi siamo stati salvati e per le sue lividure noi siamo stati guariti".

                                                               


   



La caduta. *


                      Granon-S.Juan de Ortega


     Ore 6.30, pronti via. 
     Voglio fare 40 km., il tempo non promette niente di buono, è nuvoloso e tira vento.
     Da un pò di giorni lascio pietre sulle colonnine che segnano il cammino, con varie scritte a pennarello dedicate al Signore, in italiano, in inglese, in spagnolo...faccio testimonianza, faccio pubblicità.
     A metà percorso il tempo peggiora, il vento diventa veramente forte ed io fatico tanto. 
Per "fortuna" il peso della mochila mi tiene stabile, ma cammino piegato in avanti. 
     Breve sosta a Belorado per mangiare una pesca, una mela, bere un pò d'acqua e senza fermarmi oltre, riprendo a camminare.
     Passo Tosantos, Villambistia e Espinosa del Camino e sono 28. Buona media calcolando il tempo che oggi certo non è ottimale nè favorevole.
     Eccomi a Villafranca, ai piedi dei Montes de Oca e senza fare troppi calcoli, per non avere ripensamenti e dopo aver bevuto ancora acqua, riparto deciso.  
     Bastano poche decine di metri per capire che questa salita durissima sarà l'antipasto di una prova ardua da superare.
     Da zero a 1.135 metri di altezza non sono uno scherzo, perciò Signore fà che la mia mochila diventi leggera come una piuma e che le mie gambe diventino forti come l'acciaio.
     Come già accaduto in certe situazioni, occorre che io vada in "trance spirituale", perciò decido di non smettere più di pregare.
     Prego e salgo, lodo e salgo, ringrazio e salgo.....
     La maglia fradicia di sudore mi si attacca addosso come una seconda pelle e il vento forte diventa anche gelido.
     La legenda dice che anticamente i Montes de Oca, erano molto temuti dai pellegrini, perchè questo largo stradone di terra rossa e massi di varie misure, con solchi creati dai rigoli d'acqua formati dalla pioggia, permetteva ai briganti, ai banditi e ai malintenzionati di mimetizzarsi e nascondersi nel fitto bosco che costeggia lo stradone stesso da ambo i lati, per aggredirli e derubarli.
     Sono km. interminabili di solitudine e silenzio, specialmente dopo la ennesima, durissima salita dell'Alto della Pedraja, il cui sentiero finisce proprio al Monastero di San Juan de Ortega.
     La maglia che prima era zuppa di sudore, pian piano mi si asciuga addosso ed io comincio ad essere preoccupato, perchè fà freddo ed inizia a piovere.  
     Penso che devo fare la mia parte per non ammalarmi, allora mi fermo, metto rapidamente la canottiera sotto la maglietta, al volo tiro fuori il poncho dallo zaino e voilà, calzato al primo colpo.
     Si è fatto buio, il cielo è nero e ormai viene giù il diluvio ma canto, si canto...
     Non c'è nessun tipo di riparo, neanche sotto gli alberi, continuo a camminare, ma sono stanchissimo, mi fanno male le gambe ed ho un pò di mal di testa.
     Non arrivo mai, ma arrivano i pensieri: forse sono stato un pò imprudente, forse mi potevo contentare e potevo fermarmi a Villafranca, infine avevo percorso già 30 km.,non ho mangiato quasi niente, forse...
    La mia mente vacilla, penso che se mi ammalo finisce il mio cammino. 
Ecco, il nemico mi attacca, mi fà pensare al domani ed il mal di testa aumenta.
     Stò per cedere, Signore proteggimi, ma la mia   preghiera non è più preghiera.  
     Soffro tanto e non arrivo mai, sono 9 ore che cammino ed ho fatto solo due soste da 10 minuti.
     La mia voce sale di tono: "Signore , Tu che apri le acque dei mari, che fermi il sole, che fai il silenzio sulla terra, avvicina a me questo paese, perchè io non ho più la forza per raggiungere lui".
     Mi innervosisco e la preghiera che mi esce dalla bocca è con tono stizzito ed ho pensato a Mosè quando colpisce "la roccia" per far sgorgare l'acqua e questo perchè per la prima volta penso che il Signore non esaudirà la mia preghiera.
     Stò male, molto male e non posso nè tornare indietro, nè fermarmi.
     "SIGNORE"!!!!! Urlo con tutta la voce che ho, alzando il bastone al cielo, "sono Lanfranco guardami, sono 10 ore che cammino e non ce la faccio più, portami in braccio altrimenti rimango quì!
     Mi fermo e mi appoggio sul bastone: " Tu non sei un Dio morto, Tu non sei rimasto inchiodato alla croce, Tu sei quì con me, perciò rialzami e aiutami a camminare, Tu mi hai portato fin qui come la stella guidò i tre Magi ed ora mi devi portare fino alla fine, non puoi abbandonarmi, avvicina a me questo paese, mantieni la promessa!
     Si è vero questa è la comunione con le tue sofferenze,(Fi. 3:10) ma grandi erano le tue, mentre io sono un uomo debole e non ce la farò più a rialzarmi, perchè sono alla fine del mio limite estremo e allora ecco la Tua opportunità!!!
     Urlo e mi rivolgo a Lui, con le braccia alzate e gli occhi al cielo e proprio nel momento che li riabbasso, mi appare una piccola rimessa di contadini e subito 
più in là una casa.

     Mi ci aveva già portato in braccio, ma io non me ne ero accorto.
     Il viso bagnato dalla pioggia si copre anche di lacrime ed il mio urlare mi si strozza in gola e si trasforma in un pianto amaro, convulso, dirotto.
     
     Nooooo!!!!!           Ho pensato a Pietro.





Fu una grande lezione e la imparai sulla mia pelle!



* Avrei potuto evitare di inserire certi articoli che dimostrano la mia vulnerabilità, la mia debolezza, il mio umano, ma tale sono e tale mostro, perchè la mia imperfezione, fà risaltare ancor di più la perfezione di Cristo, il suo amore incondizionato, la sua bontà e misericordia. 
Nel mondo non c'è niente di perfetto, non ci sono sono famiglie perfette, nè lavori perfetti, non ci sono chiese perfette, nè cristiani perfetti, nulla è perfetto sulla terra.
     Se cerchi una chiesa perfetta, desisti dal cercarla, perchè già la tua imperfezione, la renderà imperfetta. 
     Io so di essere imperfetto e sto cercando di imparare ad accettare l'imperfezione degli altri e se il Signore continuerà a farmi grazia, riuscirò (come in parte riesco) ad amare anche i miei nemici. (Mt. 5:46)
Grazie Signore.

 



  (Ef. 6:14-17)



                                      ***                                                  

Il telefono ==§== L'alfa e l'omega

 ***

Ro. 8:29
            
...predestinati ad essere conformi all'immagine del suo Figlio, affinchè egli sia il primogenito   fra molti fratelli.



BURGOS-CASTROJERIZ





Anche quando lo raggiungo, questo rifugio sembra un miraggio, perchè è proprio una bomboniera rigogliosa, tutta acqua e verde in mezzo alle dune del deserto.
I due hospitaleros sono molto giovani, cordiali e premurosi, ma il telefono non c'è.
Mi timbrano la credenziale e mi voglioni offrire caffè, ma gli rispondo di no, che ho fretta e li saluto cordialmente.
Immaginavo fosse difficile trovare un telefono nel deserto, ma ci ho voluto provare ugualmente, visto mai che il Signore .......
Mentre riprendo il cammino, ripenso alla mia battuta scherzosa e alla libertà che il Signore mi da di potermi rivolgere a Lui anche con umorismo, ma sempre con rispetto, riverenza e timore di Dio, e immagino a come potrebbe essere in Paradiso con Gesù, in una serata tra "amici", (Gv. 15:15) vuoi che il Creatore non sia il più "spiritoso" di tutti?!
Ed ecco la scherzosa risposta: "strano non ti ho sentito, mi hai forse chiesto qualcosa?"
E' vero, non ti ho pregato Signore!
"e lo sai il perchè?"
Beh, perchè non era l'ultima occasione, perchè ho altre possibilità, non era un limite estremo e poi, qui siamo davvero nel deserto!
"ecco, questa è la verità, siamo nel deserto e perciò hai ritenuto da te stesso che fosse impossibile, ma questa parola sta nel tuo vocabolario, non nel mio, dubiti forse che io possa installare un telefono come, quando e dove voglio, fosse anche nel deserto?"
No Signore, so che niente Ti è impossibile e che sei sempre pronto a dare.
"bravo Lanfranco, ma non sarà che qualche volta tu non sei pronto a ricevere?"
Si Signore, è sicuramente così, ma ho fede che tu mi farai telefonare a Hontanas.
"e se poi lì l'unico telefono pubblico è guasto, cosa farai, mi pregherai? Allora non potevi farlo prima a San Bol?"
Beh la verità Signore è che io non so quanta fede ho e qui ce ne sarebbe voluta davvero molta, quasi quanto il granel di senape, che ti avrebbe obbligato  al grande miracolo, come a spostare una montagna.
"tu chiami miracolo ciò che per me non è, se fosse avvenuto il miracolo lo avresti compiuto tu con la tua fede, perchè per me non esiste piccolo e grande miracolo, per me dar da mangiare a te o aprire le acque del Mar Rosso sono la stessa cosa, per me esiste soltanto "dare" perchè mi è stato "chiesto" con fede. (Mt. 7:7) Tu sai che la fede è la capacità di credere e se tu credi con tutto il tuo cuore, aspettati che è già fatto".
Ero felice e spiritoso poco fà Signore, ora sono triste e mi sento così piccolo e insignificante.
"no Lanfranco, ritieni la giusta misura e ricordati che in pochi hanno potuto smuovere le montagne e che nel frattempo tu stai parlando con me ed io con te".
Grazie Signore..........




Il dialogo non finì quì ma durò per molto tempo ancora e Lui dall'alto del suo amore e per la sua misericordia infinita, mi fece sentire figlio e fratello e mi convinse che "Dio guarda il cuore e non la mente". 
Con cuore puro infatti, puoi anche scherzare con Lui e con tutti gli altri fratelli.






A me succede!



Capii in seguito camminando, cosa intendeva il Signore quando mi ricordò Is. 55:8 che dice:
"Poichè i miei pensieri non sono i vostri pensieri nè le vostre vie sono le mie vie".
Di certo mi stava dicendo: "se tu me lo avessi chiesto in fervente preghiera, traboccante di fede, 
forse a San Bol non avresti trovato un telefono, ma ti sarebbe venuto incontro un Angelo con
il cellulare". 
Gloria a Dio!


                                                                   .................


... a parte gli scherzi, ti va di ascoltare una storia seria e...meravigliosa?!
Beh, che aspetti, apri!



                                                                               
   
  Spero ti sia piaciuta.

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lunedì 10 ottobre 2011

"La salvezza"








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La salvezza.



 





Infatti: "Chiunque avrà invocato il nome del Signore, sarà salvato". (Ro. 10:13)

... porque "todo el que invoque el nombre del Senor serà salvo". (Ro 10:13)


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