Zampe e orecchie dritte, una cagna meravigliosa, intelligente e lei si, una vera cagna indiana, quasi somigliante a "due calzini" del film Balla coi lupi.
Ma ormai Tanka era il nome di sua madre e non potevo cambiarglielo, cosi che vedendo la sua rapidità nell'apprendere le cose e la sua velocità pura, la chiamai Bora.
Una notte Tanka che era in calore, ruppe una delle reti della recinzione dell'epoca e fuggì, lasciando così sola Bora che ritrovai la mattina seguente sul pianerottolo davanti l'ingresso, agitata e piangente.
Era già fuggita una volta, ma in occasione di un ultimo dell'anno e di conseguenza alla cattiva usanza dello scoppio di pedardi, botti e fuochi artificiali che tutt'intorno sparavano.
La ritrovai dopo tante ricerche e dovetti andarmela a riprendere a Livorno, pagando anche una certa somma a colui che me l'aveva ritrovata e restituita.
L'ho cercata ed ho aspettato qualche giorno nella speranza che ritornasse, nel frattempo ero tentato di dare il nome della madre alla cucciola di due mesi, che ormai faceva parte della riserva indiana, ma mi sembrava mancanza di fede e non l'ho fatto.
Non è più tornata ed ho pensato che per accadere due volte, era segno che una cagna così speciale doveva trovarla qualcuno che ne aveva più bisogno di me e che in lei poteva trovare una guida, una accompagnatrice, un'amica per la vita.
Ho sofferto per la sua fuga, ma mi aveva lasciato in cambio un capolavoro di bellezza, di fedeltà, di intelligenza e di amore.
Amore che anch'io ho cercato poi di riversare tutto su di lei, che ormai cresceva insieme a Tiago, un gattino che mi regalò un'altra cara amica, in occasione del mio secondo cammino di Santiago.
Mi piaceva Tanka da Tatanka e Tiago da Santiago, ma quasi subito è rimasta solo Bora, perchè anche Tiago ci ha lasciato presto, investito da un'auto.
Ha vissuto con me per quasi quattordici anni, mi ha lasciato a fine Luglio scorso.
Quando qualche anno fa il veterinario le diagnosticò due tumori alla pancia e mi disse che pur operandola sarebbe vissuta al massimo un altro anno tenendo conto della sua età, mi rifiutai e così come avevo fatto da cucciola, la curai a modo mio con preghiere e aloe.
Aloe vera o barbadensis e arborescenz che tratto da più di quindici anni e che ho usato e uso ancora per me e tante altre persone, con ottimi e soddisfacenti risultati.
Chiaramente mentre per l'uomo l'efficacia viene dal misto aloe/miele/superalcolico usati in proporzione, all'animale non puoi far altro che fargli ingerire la sola aloe a pezzi.
I risultati sono stati straordinari e il mio amico veterinario, venuto un paio di volte a trovarmi per vedere come stava Bora, è rimasto stupefatto dai risultati, così che io non avevo speso nulla, mi ero gustato la mia amica e fedele cagna integra e senza tagli o ferite da curare ed è vissuta molto di più della previsione fatta.
Gli ultimi suoi giorni di vita, non ha più mangiato, si è abbandonata, si è lasciata andare senza nessun lamento, senza fare niente, senza darmi alcun fastidio, ma solo guardarmi con quegli occhi pieni di pace e di amore ed io accarezzandola sempre, ho cercato di salutarla guardandola a mia volta, nella speranza che gli occhi miei nei suoi le trasmettessero tutta la mia gratitudine, tutta la mia amicizia, la mia ammirazione, tutta la mia riconoscenza.
La sua agonia anch'essa vissuta con dignità, è stata anche la mia per il sentimento di solitudine che mi trasmetteva e che iniziava ad attanagliarmi...
Ho cercato di farmi vedere sereno anch'io, ma in quei momenti ho dovuto combattere e lottare con tutte le mie forze contro le lacrime che a stento sono riuscito ad imprigionare dentro ai miei occhi, ma che ho lasciato libere subito dopo, affinchè come un fiume in piena, portassero via il mio dolore.
Ciao Bora!
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