mercoledì 30 dicembre 2015

2016





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Il sei non mi piace, ma questa è solo una cosa personale e non conta nulla.
Ciò che conta è la nostra tendenza al positivo, è l'atteggiamento del nostro io e la predisposizione del nostro cuore.
Siamo noi a decidere tutte le cose, siamo noi a fare del nostro cammino uno stillicidio di emozioni forti, o un deserto piatto di sopravvivenza.
Siamo sempre noi a fare bella o brutta la vita con i nostri atteggiamenti e i nostri approcci, con le nostre scelte e le nostre decisioni. 
Noi decidiamo cosa fare e come e quando fare ogni cosa. 
Noi siamo causa ed effetto del nostro successo o dei nostri fallimenti.
Dovremmo ringraziare il Signore ogni giorno solo per questo: il libero arbitrio!
Siamo i beneficiari di ogni vittoria, ma anche i destinatari di ogni sconfitta.

Sta per avere inizio un nuovo anno: 2016.
Che anno sarà?
Magnifico dico io, anche se il numero sei continua a non piacermi!  
Come faccio a saperlo?
Facile! Lo decido!!!
E' come la felicità che non è un'emozione che provi, bensì una decisione che prendi.
Se ognuno di noi dovesse aspettare che tutto vada bene per essere felice durante il cammino della sua vita, quasi certamente felice non lo sarebbe mai.
Se al contrario non permettesse a niente e a nessuno di inficiare la decisione presa, di sicuro la felicità potrebbe diventare la sua fedele e onnipresente compagna di viaggio: così è nel cammino, così è nella vita!


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martedì 15 dicembre 2015

Il rifugio






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Cammino per ore, immerso e rapito dalla natura, con il rumore dei passi che diventa musica, un ritmo che dirige la terra, ora lento, ora veloce, ora sulla roccia del monte, ora sulla sofficità dell'erba e sulle foglie del bosco.
Avanzo piano per gustare i suoni, rallento ancora per ascoltare il canto dei merli e dei passeri, poi esco dall'ombra e accelero sotto il sole bollente, sulla ghiaia, sullo sterrato, sull'asfalto.
Stanco? No! Sazio... ma solo per oggi. 
Ecco il rifugio! 
La musica, i suoni, i profumi, i sapori, gli odori, ora sono parte di me.
Riposo del corpo, della mente, dell'anima. 













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domenica 13 dicembre 2015

La meta






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Come quando usi il navigatore, in particolare nelle grandi città dove di tanto in tanto sbucano nuovi divieti, appaiono sensi unici che prima non c'erano, corsie preferenziali che non ricordavi esistessero, vaste zone adibite a nuovi parcheggi... Specialmente se non sai bene dove andare e ciò che vuoi raggiungere, l'incertezza ti rallenta, cresce l'ansia, anche i piccoli ostacoli diventano grandi e sembrano insormontabili, lievita il nervosismo, aumenta lo stress.
Se però conosciamo la meta e studiamo bene il percorso, di sicuro il nostro tragitto, il nostro viaggio sarà più leggero, con meno imprevisti e potrà arricchirsi di nuove emozioni, di nuove esperienze e cose da vedere, vivere e godere. 


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Tutto avviene mentre cammini






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Succede spesso durante il nostro cammino, che si possa aumentare il ritmo per raggiungere prima il traguardo.
Ci si accorge solo verso la fine, che abbiamo sprecato energie, che abbiamo perso qualcosa strada facendo, che non abbiamo sfruttato veramente tutte le occasioni e trascurato varie possibilità, quasi ci dispiace di essere arrivati, allora rallentiamo per ritardare l'arrivo, proviamo già prima di raggiungere la meta un poco di nostalgia, realizziamo appieno che la vera gioia sta nel cammino stesso, così come nel pellegrinaggio, così nella vita e impariamo dunque che tutto succede solo se siamo attivi, se siamo positivi, se stiamo in movimento, se operiamo...
Apprendiamo quindi che: "Tutto avviene mentre cammini!".


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camminosanabrese



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sabato 12 dicembre 2015

Un mondo migliore






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L'educazione, il rispetto, l'altruismo, la cortesia, la pazienza, l'ordine, i piccoli e amorevoli gesti...
Potrebbe essere lungo l'elenco di requisiti dei quali dovremmo essere tutti muniti naturalmente, ma seppure qualcosa può non venire spontaneo, io credo che con un po' di buona volontà e impegno ci si possa sempre migliorare.
Dico questo con convinzione e so per certo che non è poi così difficile, perchè noi eravamo così, si, ci dobbiamo solo ricordare chi eravamo e come camminavamo, come agivamo con le persone anziane, con le donne, con i bambini, come rispettavamo gli animali, l'ambiente e la natura.
Oggi abbiamo dimenticato tutto questo e corriamo, corriamo, corriamo sempre, ma per andare dove?
Perchè non rallentiamo e ritroviamo il ritmo naturale, quello a misura d'uomo e non quello frenetico e stressante delle macchine che inventiamo!
E' ora di pensarci, anzi siamo già in ritardo, è ora di agire.
"Come uno pensa nel suo cuore, così egli è" dice la Scrittura e dice anche: "Siate facitori della Parola e non uditori soltanto ingannando voi stessi".
Adoperiamoci dunque per purificare i nostri cuori, miglioreremo noi ed ameremo di più gli altri. 
Cerchiamo di praticare ciò che sappiamo essere giusto, non quello che viene dalla mente, ma quello che arriva dal cuore, staremo in pace con noi stessi, riposerà meglio il nostro corpo, sarà più edificante il nostro spirito.
C'è chi la teoria la conosce bene ma non la mette in pratica, proviamo a fare del nostro meglio, cerchiamo di andare avanti noi con pazienza e lungimiranza e di sicuro qualcuno ci seguirà.
Magari ci verrà dietro un bambino, seguirà le nostre orme, si ricorderà di noi, di chi eravamo e costruirà un mondo migliore, porterà l'amore e sarà messaggero di pace.


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camminodisantiagofrancese
 


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sabato 21 novembre 2015

Via de la Plata Cammino Sanabrese




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Poche immagini in ricordo del mio ultimo e come sempre entusiasmante cammino.
Dopo Zamora la Via de la Plata si divide e si può scegliere di andare verso Astorga sul cammino francese, oppure percorrere forse il più difficile, ma di gran lunga migliore e affascinante cammino Sanabrese.  


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A dire il vero un cammino con qualche difficoltà, per la prima volta dopo tanti e tanti anni, sono stato costretto a fermarmi in un paio di occasioni, per rivolgermi al centro medico e farmi da loro consigliare, anche se poi come sempre ho fatto di testa mia.
Non ho perso giorni, ho solo rallentato un poco, ho cercato di alimentarmi meglio, di riposare di più, evitando di dormire sotto le stelle...



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giovedì 1 ottobre 2015

Domani? No, oggi!





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"Il presente per noi è il tempo che passiamo pensando al futuro".
Siamo sempre assillati dal domani e ci dimentichiamo di vivere l'oggi.
Fermati, guarda, ascolta, rallenta, fa un bel respiro e goditi questo giorno: oggi!
Del domani non c'è certezza per nessuno, ma seppure fosse, se non vivi pienamente l'oggi, non lo vivrai neanche domani, perchè starai pensando a dopodomani e poi al giorno dopo e poi e poi.
E' così che vola la vita, pensando al domani, pensando al Natale, alla Pasqua, alle ferie, alle vacanze...
Quanto stress!!! 
Io da molto tempo ho rallentato, ho smesso di correre, ora cammino, cammino, si e la vita mi è divenuta di una migliore qualità ed io l'assaporo di più e meglio un giorno alla volta. 
Ho imparato a pensare, ragionare ed agire da vero pellegrino anche durante il cammino della vita.
Sapevo di esserlo nel cuore e nella mente, ma non lo vivevo appieno.
Nel cammino ero, nella vita lo applicavo.
Adesso non conta dove, quando e con chi mi trovo, se in pellegrinaggio o no, ora sono questo sempre e vivo sereno, in pace con me stesso, con Dio e con gli altri.







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sabato 26 settembre 2015

Fuori dal coro




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                                          caminodesantiagoviadelaplata



Era particolare, era diverso dagli altri.
Quella mattina non mi andava di camminare, ero svogliato, ero vuoto, mi sono fermato davanti a lui ed ho sorriso, era strano, non era normale, mi ricordava qualcuno e mi piaceva.
Era allegro, sembrava un po' pazzo, pareva incitarmi, io l'avevo apprezzato e lui voleva ringraziarmi incoraggiandomi.
Quel giorno ho camminato fino a tarda sera ed ho avuto un paio di incontri veramente speciali, ho vissuto e condiviso momenti emozionanti, eccitanti, edificanti ed importanti anche per il mio futuro.

In fondo ho solo ricevuto l'ennesima, naturale e puntuale conferma di ciò che il pellegrino sa bene:
     "... e tutto avviene mentre cammini".

Prima di addormentarmi ho ripensato a quel gioioso incontro e alla storia delle piccole cose.
Per merito di un magro e povero alberello "spiumato", io ho ritrovato il sorriso ed ho continuato a camminare di buon passo e di buon umore, felice di essere pellegrino nel cuore e nella mente, sicuro di stare sulla via giusta, diretto verso una meta sicura, ricca di gioia e di amore. 
... e cammina, cammina...

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giovedì 19 febbraio 2015

Mille pietre, un milione di passi



                                

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En todo camino hay rosas y espinas, momentos de alegrìa y momentos de tristeza, momento de felicidad y serenidad, momentos de sufrimiento y de caìdas.
No hay que desanimarse, porquè los obstàculos estàn siempre ahì, pero con la humildad y el esfuerzo personal por nuestra parte que no pueden faltar, nos contamos su la gracia de Dios, su perdòn y su carino.

E non è forse questo che vale anche per il cammino della vita?!

C'è un tempo per ogni situazione sotto il cielo:
un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per far cordoglio e un tempo per danzare, un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci,
un tempo per tacere e un tempo per parlare,
un tempo per amare e un tempo per odiare, un tempo per la guerra e un tempo per la pace.

Ma in ogni tempo che viviamo, sforziamoci di fare la nostra parte, per dare la possibilità al Signore di fare tutto il resto che può e vuole fare dall'alto del suo amore incondizionato, del suo perdono, della sua misericordia.
E anche se in ogni tempo troveremo ostacoli che ci faranno cadere, teniamo sempre a mente che lui è morto per le nostre cadute, ha pagato lui per le nostre colpe, per i nostri peccati e perciò, se crediamo in lui, vediamocelo davanti, quando ancora siamo in ginocchio, mentre egli ci tende la mano per rialzarci e incoraggiarci a provare ogni volta a essere migliori di prima.
Siamo stati riscattati a caro prezzo, ma lui non ce lo fa pesare, per il suo sangue noi siamo stati salvati e per le sue lividure noi siamo stati guariti.

Questo e tanto altro è il cammino di Santiago e questo è il capolinea, l'arrivo, la meta, la "terra promessa". 



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                          Tratto dal libro "Mille pietre, un milione di passi"


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lunedì 16 febbraio 2015

Grate? No, sole!


                                   
      
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Scusate il ritardo, lo so, è passato quasi un anno dall'ultimo mio post, ma eccomi di nuovo per riprendere un cammino interrotto per mancanza di tempo.
Naturalmente torno con un piccolo, ma per me importante messaggio di sprone e di ottimismo e riparto proprio con una immagine della taverna del pellegrino, perchè la conoscete già, perchè è il mio rifugio, perchè è la casa da dove nascono e partono tutti i miei sogni...
Si, ogni mattina quando mi sveglio, da molti anni ormai, cerco di alzarmi e camminare non secondo ciò che i miei occhi vedono o ciò che le mie orecchie ascoltano, bensì per ciò che il mio cuore crede.
Non importa se piove o tira vento, non importano gli umori o il chiasso delle persone, non devono influire tutti i vari messaggi che ci giungono e che possono essere destabilizzanti, importa solo ciò in cui crediamo, ciò per cui camminiamo, ciò per cui viviamo.
Non quello che vedo quindi, nè quello che sento, bensì quello che credo è la mia guida.
E anche se fuori piove, che il sole risplenda nei nostri cuori, perchè la felicità non è un'emozione che provi, ma una decisione che prendi.
Decidi di essere felice e non permettere a niente e a nessuno di inficiare questo tuo stato di pace e di benessere.
Guarda fuori e cerca di vedere sempre il sole!


                                 
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