Hola.
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Cosa scrivere se non si è veramente ispirati e con le idee ancora un po' confuse, se si è ancora dentro al cammino e in mano preferiamo ancora avere il bastone piuttosto che la penna e non si sa neanche da dove cominciare?
Per me il problema è sempre lo stesso e cioè provare a descrivere emozioni, a trasmettere sensazioni, a condividere preghiere esaudite e "non"...
La difficoltà riguarda il mio modo di fare il cammino, la motivazione che mi spinge a farlo, come lo faccio, perchè lo faccio, con chi lo faccio.
La difficoltà riguarda il mio modo di fare il cammino, la motivazione che mi spinge a farlo, come lo faccio, perchè lo faccio, con chi lo faccio.
Ricordate?
Per il turista è più facile descrivere il suo, perchè per lui il cammino è avventura, è vacanza, è sfida, è curiosità, è un interesse storico, culturale, geografico, è insomma qualcosa che in generale si vede, che riesce persino ad immortalare e che quindi può raccontare agli amici al ritorno.
Il pellegrino invece, lo può descrivere solo in parte, perchè in maggioranza trattasi come detto, di preghiere esaudite ma anche no, di preghiere fatte con altri, di emozioni e di sensazioni provate, difficili da descrivere figurarsi da trasmettere e quasi sempre tutto accade mentre cammini e niente può essere ripreso perchè non si può interrompere il "magico" momento.
Come sempre passerà un po' di tempo prima che possa ritrovare interesse, misura ed equilibrio nel cammino della vita, dopodichè sicuramente riprenderò a pubblicare le cose che più mi stanno a cuore, di questo ultimo, lungo, intenso ed edificante pellegrinaggio.
Nel frattempo però voglio salutare, tutti i viandanti che ho conosciuto quest'anno e con i quali ho condiviso pensieri, parole, preghiere, pasti e km.
Cammino fisico e cammino spirituale, ora da pellegrino, ora da hospitalero, ma sempre testimone di Gesù.
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SEI RE E MENDICANTE
SEI TUTTO E NIENTE
Questo durante il cammino, perchè una volta a casa, io ogni volta mi sono sentito sempre più ricco, mi sono sentito sempre e solo Re!
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Saluto con tanto affetto, per averli conosciuti e per aver camminato con loro: "Israel y Asùncion, Alessia, GianPaolo e Roberto".
Abbraccio per averli conosciuti e condiviso anche nel rifugio di Ligonde: "Hisato e Giulia".
Auguro buon cammino, per averli conosciuti e condiviso per una settimana come hospitaleros nel rifugio Fuente del pellegrino a: "Natan, Blanca, Ana, Hether, Alex, Josuè, Elias, Moises".
E sempre in Ligonde ho ritrovati dopo 8 anni, ossia dal cammino dell'anno Jacopeo del 2004, Mark y Eva, in compagnia di una buona rappresentanza dell'associazione cristiana di Agape.
Occasione migliore non poteva esserci: "Loro il giorno dopo finivano nel rifugio l'opera per il Signore, io il giorno dopo nel rifugio la iniziavo".
Un grande abrazo hermanos!
Un grande abrazo hermanos!
Conosciuti e scambiati messaggi di pace, di gioia, di testimonianza, sia in cammino che al rifugio con: "Martina, Rosa, Miranda (cammino Aragonese), Minerva, Michela, Daniele, Alessandra (Burgos), Raffaella di Ancona, Claudio di Catania, Susy di Napoli, Antonio, Francesco di Roma, Natalia (Argentina), Cristina (Ungheria), Bogi (Ungheria), Fausto, Cristian Herrera di Barcellona, Emma (Irlanda), Federico di Cuneo, Virgilio, Veronica, Linda, Tommaso, Stefania, Nicola di Trento, Giuliano, Alberto di Torino, Cecco (Barcellona), Miguèl (chitarra Faro Fisterra), Kique (Enrique chitarra Cattedrale Santiago), Pepe (Josè Fisterra).
Che il Signore vi benedica tutti.
Hasta luego.
Hasta luego.
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