sabato 30 giugno 2012

Quasi? No, ci siamo!





=§=§=



Finalmente!
Ora il giorno della partenza è davvero vicino e devo iniziare a preparare ogni cosa, per affrontare l'ennesimo cammino senza pensieri, dopo aver provveduto a lasciare tutto pulito e in ordine.
L'anno scorso verso fine luglio, prima di chiudere la taverna, organizzai insieme a mio fratello Emiliano, una bellissima serata romana.







Serata romana è sinonimo di Paolo, altro fratello! 

Questo è un assaggino di una delle tre feste, organizzate prima di Natale.









Il 10 Maggio, avevo passato per la prima volta dopo tanti anni, una bella serata in compagnia dei  colleghi della Banca d'Italia. (Quella sporca dozzina...)



E il 23 Giugno avevo festeggiato una rimpatriata con una ristretta rappresentanza (una ventina in tutto) di giocatori e dirigenti, che insieme a me, hanno fatto la storia del Fiumicino 5, ex Massimi Sport di calcetto.
Storia che si è conclusa nel 1997 e quindi dopo 14 anni, ho organizzato questa cena con i ragazzi, oggi tutti o quasi, padri di famiglia, ma sempre tutti e senza quasi, matti come il loro presidente. (I picchiatelli...) 

"Quella sporca dozzina", "I picchiatelli". 
Belle storie, potrei raccontarle!






Quest'anno intendo chiudere qui ogni attività extra lavoro, che invece si prolungherà fino al 28 di Luglio. 
Dopo di che, ci ritroveremo con tutti, blog compreso, dopo il cammino, ossia verso metà Settembre. 
Nel frattempo, mercoledi 27 Giugno, ho condiviso un pomeriggio ed una serata fantastica in compagnia di fratelli e sorelle, una serata di testimonianza e di edificazione, una serata di "guarigione", una serata d'amore...

Direi di aver finito in bellezza!


                                 Prima parte



                                Seconda parte



Se prima di partire mi riuscirà di trovare un'altro spazio per un saluto originale, lo farò con tutto il cuore, perchè anche se diminuito enormemente, un po' di traffico su questo blog c'è sempre, vedo infatti, che qualcuno continua a visitarlo. 
Ad Ottobre quando l'ho aperto, neanche speravo di avere dopo pochi mesi così tante visualizzazioni e perciò ho deciso, che se anche sarà per uno soltanto, ebbene si, ne sarà valsa la pena. 

Male che andrà, alla fine mi sarò fatto l'autoritratto!
 
Ultimamente l'ho trascurato un po' per poter pubblicare qualche post su arcaland e anche perchè ho pensato bene di portare immagini, novità ed emozioni nuove, dal prossimo cammino di Santiago.
Ringrazio, pochi o tanti che siano, tutti coloro che entrano sia nella taverna del pellegrino, che in arcaland.

Vi voglio bene.


=§=§=§





lunedì 18 giugno 2012

Il biscotto.


"quasi"


=§=§=



Sono le 19.30 del 18 Giugno e mi devo sbrigare, questo post voglio pubblicarlo prima dell'inizio della partita Italia-Irlanda, Europei di calcio 2012.
  
Poo-po po po-po poo-poo...
Si, stasera gioca l'Italia!






Dopo l'ultima contro la Croazia, pareggiata per 1 a 1, tutti i commentatori, tutti i cronisti, tutti gli opinionisti, tutti i giornalisti italiani, da "buoni" italiani, hanno cominciato a parlare di "biscotti", ad esprimere cioè dubbi sul risultato di questa sera tra Spagna e Croazia, presagendo e scongiurando un accordo per far fuori l'Italia.
Tutti questi personaggi hanno cominciato a buttarsi avanti per non cascare indietro e dietro, se sarà, ci sarà soltanto un mezzo fallimento della squadra italiana che se verrà eliminata, sarà solo per i propri demeriti e non certo per i "biscotti" (accordi illeciti o comunque antisportivi) che ci preparano gli altri.
Proprio non sappiamo perdere o eventualmente perdere con stile, come per esempio ci viene insegnato proprio dalla stessa Irlanda di Trapattoni, che sotto di quattro reti contro la Spagna, vedeva i suoi tifosi sugli spalti, sventolare alte le proprie bandiere, accompagnando il tutto con fieri canti di ringraziamento per i propri giocatori, certi che avevano dato il massimo.
La Parola dice: "Così come uno pensa nel suo cuore, così egli è".
E questo siamo noi, che arriviamo agli europei, perseguiti addirittura dalle nostre forze di polizia, perchè partecipi all'ennesimo e vergognoso atto ignobile da parte di giocatori, allenatori e dirigenti tutti miliardari, incriminati come facenti parte di associazione a delinquere titolata "calciopoli" e vedere losco sugli altri, addossargli atteggiamenti e comportamenti antisportivi e non legali, propri del nostro paese, che appunto vede i suddetti personaggi, vendersi o aggiustare risultati di partite dietro compenso. (Pure!!!)
Alberto Sordi ci diventò ricco e divenne uno degli attori più famosi al mondo, impersonando i vari esempi dell'italiano medio, un po' ruffiano e di piccolo stampo "mafioso".
Noi pensiamo degli altri ciò che in realtà siamo noi!
Ho ancora pochissimi minuti per pubblicare questo pezzo, per poi gustarmi la partita, sono certo che l'Italia vincerà e qualunque sarà la formazione, passerà il turno e gli spagnoli giocheranno la loro partita come sempre, con un solo  obiettivo nella mente, così come insegna lo sport: "la vittoria". 

Grazie spagnoli, grazie irlandesi.


N.B.  Questo è un messaggio per tutti i naviganti, ma in particolare per tutti quelli che battono bandiera "stampa" TV e giornali, sempre pronti poi, a salire sul carro dei vincitori.


P.S.  E il biscotto?
Beh, lo mangeremo domattina intinto nel cappuccino!


Poo, po po po, po poo, poo...




=§=§=






lunedì 4 giugno 2012

Lulu.

                                                     
     
                    

      
 


 =§=§=



(Tratto dal libro omonimo, scritto da Mirjam De Hoop.)




La perla sotto il velo
================



"As-salama aleikum. La pace sia con te!"
Tutti quanti mi salutavano con la stessa gentilezza: le pastorelle timide, i ragazzi sulle loro asine, il vecchietto con la carovana di cammelli, le donne con enormi cataste di legna sulla testa.
Camminavo già da ore nel wadi, l'alveo asciutto del fiume.
Secondo me, da molti anni li dentro non c'era più stata acqua.
Tutto era arido, non si vedeva niente di verde.
Mi stavo riposando un po' su una grande roccia, bevendo qualche sorso d'acqua dalla mia borraccia.
Ad un tratto ho visto qualcosa che mi ha stupito.
Mi sono chinata ed ho scoperto un fiore minuscolo, di un colore rosso acceso, appena più grande della capocchia di un fiammifero. Chi l'aveva messo lì?
...Dio naturalmente, ma perchè così nascosto?
Dietro una roccia, dove nessuno lo avrebbe visto e dove cammelli e capre l'avrebbero calpestato, in un posto dove passano uomini, donne e bambini senza nemmeno vederlo?
Perchè stava lì a fiorire con tanta allegra fierezza?
Soltanto per qualche passante occasionale che lo avrebbe a malapena notato?
Ad un tratto l'ho capito: Dio stesso si stava rallegrando del piccolo fiore, che stava lì e fioriva per la Sua gloria.
Dio aveva creato quel fiorellino per la Sua gioia.
Guardandolo attentamente, ho pensato a Lulu.


Lulu 



Lulu era una ragazza musulmana.
Il suo nome significa "perla".
Benchè non avesse mai avuto una vera perla tra le mani, sognava sempre che un giorno ciò sarebbe successo.
La sua tragedia era cominciata già alla nascita.
"Ahimè, peccato che sia una bambina!" si lamentavano le donne, "E che brutto mostriciattolo!".
E' vero, Allah l'aveva donata tuttavia...
Nessuno ha mai capito perchè l'avessero chiamata "perla".
Chi aveva mai visto una perla così brutta?
Lulu zoppicava, era strabica, insomma era bruttissima!
Povera Lulu!
Che mortificazioni aveva dovuto subire!
"Ehi, strabica!"..."Ehi zoppa!".
Fortunatamente ha iniziato presto a portare il velo.
Così almeno non si poteva più vedere il suo viso.
Da allora la chiamavano solo "zoppa!".
Le ingiurie le laceravano l'anima, non ci si abituava mai.
Non c'era nessuno che notava le sue sofferenze?
Nessuno riusciva a vedere quanto fosse dolce e buona quella ragazza sotto il velo?
Nessuno riusciva a capire che aveva bisogno d'amore, come tutti gli altri bambini?
No, nessuno lo vedeva, nessuno lo capiva.
Tutti quanti la sgridavano, tutti la ingiuriavano.
A volte veniva anche picchiata.
Lavorava sodo, dalla mattina presto fino alla sera tardi.
Giorno dopo giorno doveva attingere acqua dal pozzo e poi portarla a casa con un pesante secchio tenuto sulla testa.
Aiutava in campagna, lavorava in casa, cuoceva il pane, cucinava, puliva le stanze... e nessuno le diceva mai qualcosa di gentile.


Prezzo irrisorio


Il periodo più felice della sua vita era stato quello dei pochi anni in cui aveva frequentato la scuola.
Era durata poco tempo, perchè in seguito suo padre aveva detto: "Che sciocchezze! Perchè una ragazza dovrebbe istruirsi? Come se saper leggere e scrivere servisse per cuocere meglio il pane!
Tu vai a lavorare zoppa!".
Tuttavia era riuscita ad imparare a leggere e a scrivere.
Quello non glielo avrebbe più potuto togliere nessuno.
Benchè fosse tanto mortificata e derisa, Lulu non piangeva mai.
Sopportava tutto con coraggio, nascondendo le sue frustrazioni nel suo intimo.
Sposarsi? E chi, avrebbe voluto una ragazza deforme? Nessuno! 
Un giorno però, un giorno orrendo, era arrivato un vecchio che aveva già due mogli.
Gli conveniva averne un'altra più giovane, diceva a suo padre.
"Ho sentito che sa lavorare sodo. Mi capita a proposito, perchè le mie due mogli sono ormai troppo vecchie, stanche e pigre".
Allora Lulu era stata venduta ad un prezzo irrisorio.
D'altronde, chi altro avrebbe voluto una sposa zoppa e strabica?
Per Lulu le nozze non erano state una festa perchè provava solo tristezza.
E gli ornamenti d'oro che ogni sposa deve portare durante lo sposalizio? 
Non li aveva ricevuti, anzi, non era stata adornata per nulla.
Dopo il matrimonio, la vita di Lulu è diventata ancora più difficile.
Già prima era stata un inferno, ma ora...
Sgobbava e sgobbava.
Le altre due mogli non muovevano un dito, se non per additarla con disprezzo e insultarla.
Almeno avesse avuto dei bambini! Forse l'avrebbero consolata.
Ma no, nemmeno quello succedeva. Desiderava morire!
L'ho incontrata per la prima volta in quel periodo, una mattina vicino al pozzo.
Ho visto che le donne le impedivano a spintoni di prendere l'acqua; doveva aspettare con pazienza che tutte avessere finito di riempire i loro secchi.
Attingendo l'acqua, ha sollevato per un attimo il velo, e così sono riuscita a vedere per un attimo i suoi occhi.
A malapena ho notato che era strabica.
Ho visto solo un profondo pozzo di dolore al di sopra delle sue spalle curve.
Quando, per un attimo, l'ho abbracciata è stata presa dallo spavento.
Mai prima, un essere umano l'aveva toccata così.
Era come se qualcuno avesse visto la vera Lulu.
Il giorno dopo l'ho vista di nuovo, ed anche il giorno seguente, e così per molti giorni, settimane e mesi.
A poco a poco cominciava ad avere fiducia in me.
Ha aperto il suo cuore, per la prima volta nella sua vita.
E per la prima volta c'era qualcuno ad ascoltarla senza deriderla, ingiuriarla o respingerla.
Lì vicino al pozzo stava crescendo un'amicizia.


Il fiorellino rosso  




Poi è venuto il giorno in cui ho dovuto lasciare il suo paese.
Avrei sentito molto la mancanza di Lulu!
Il giorno prima della mia partenza le ho dato un libretto, il prezioso libro di Dio.
Lo ha nascosto sotto il velo, al sicuro.
E' stata l'ultima volta che l'ho vista.
Anni dopo, al mio ritorno nel suo paese, ho appreso ciò che era successo.
Lulu aveva letto e riletto il libro, ogni momento in cui era sola.
E dopo averlo letto nascondeva il suo prezioso tesoro nel baule fra i vestiti, l'unico posto sicuro dove nessuno avrebbe guardato.
Quali pensieri le saranno passati per la mente mentre, cinque volte al giorno, stendeva la sua stuia verso la mecca per pregare?
Solo Dio lo poteva sapere...
Suo marito aveva preso a picchiarla sempre più spesso.
Le altre due mogli l'avevano odiata sempre di più.
Un giorno una di loro aveva frugato nel suo baule e aveva trovato il Libro. Era stata tradita.
L'avevano picchiata e pestata fino a quando aveva ammesso onestamente di credere in Gesù, il Figlio di Dio.
E poi, secondo quanto esigeva il Corano, Lulu era stata uccisa.
Qualcuno mi ha indicato il luogo dove era stata sepolta.
Non si usano lapidi; si erigono semplici pietre, una per un uomo e due per una donna.
Ma Lulu non era stata degna nemmeno di una pietra!
Mentre le lacrime mi scendevano lungo le guance, ho preso due pietre e le ho messe con cura sulla fossa.
E attraverso le lacrime ho visto di nuovo il fiorellino, il fiorellino minuscolo di un colore rosso acceso.
No, gli uomini non lo hanno visto, ma Dio sì.
Per Lui Lulu era stata un fiorellino come quello.


Quella notte ho avuto un sogno.
Un sogno così tangibile che sono sicura rappresenti ciò che è successo veramente.
Ho visto Lulu.
Stava camminando verso il trono del Signore Gesù.
Era velata e zoppicava ancora.
Ho visto Gesù toglierle delicatamente il velo ed accoglierla con amore fra le Sue braccia.
L'ho vista piangere sulle sue ginocchia.
Piangeva, piangeva e piangeva!
Tutto il suo dolore, la tristezza di tutta la sua vita... 
Ogni peso usciva.
Gesù stesso asciugava tutte le sue lacrime ed ho visto con meraviglia ciò che c'era sul Suo grembo: perle!
Tutto il suo grembo ne era pieno!
Ogni lacrima si era trasformata in una perla preziosa.
Insieme Gesù e Lulu, le infilavano sorridendo, per farne una collana.
E mentre la metteva teneramente intorno al suo collo, Lo sentivo sussurrare: "Lulu, mia perla preziosa!".
Quando ho alzato lo sguardo verso di Lui, ho visto il volto di Lulu; mi è mancato il respiro.
Non avevo mai visto un viso così raggiante!
Splendeva come il sole.
E com'era serena!
L'ho vista camminare, fieramente dritta, non più zoppa.
Se ne andavano insieme, mano nella mano, Gesù e Lulu, la Sua perla preziosa.


=§=§=